Io la quarantena e la trasgressione con Giorgia...

Erano passate due settimane da quando si erano “incrociati” per caso in una chat…tutto era iniziato con uno scambio di battute ironiche e sarcastiche…Lei stanca dei soliti Provoloni da battaglia che si facevano avanti con le domande e gli approcci più banali, Lui freddo e scettico nei confronti di chi “perde tempo” a dialogare con un monitor…

Ma stasera….non erano un po' troppi quei due bottoni della camicetta aperta?" "Potevi non guardare Marco" "Potevi evitare di attirare per forza la mia attenzione..." Il clima tra noi iniziava a scaldarsi, frasi sempre più esplicite ma sempre seguite da un ahahahah o da una faccina scherzosa.

Breve storia che racconta come un giorno fui stregato dalla bellezza della mia giovane cognata, iniziando con lei una storia davvero unica

Ti voglio anche io ma non possiamo..." Mi bacio con passione e in un secondo mi ritrovai spalle al muro con la sua lingua nella mia bocca. "Non mi interessa se non possiamo...io ti voglio. Qui.

Il giorno seguente era Domenica e pioggia, fecero colazione a letto e decisero davvero; era il momento di fissare le regole, di stabilire ogni fase del viaggio perché non finesse per essere un viaggio in più e sopratutto un ritorno in più.

Quel Padrone era davvero perverso, dovevo capirlo dal primo incontro quando mi condusse in quel casolare di sua proprietà isolato sulle colline delle langhe, quel luogo oscuro, dove decine di ragazzi come me vennero negli anni portati per essere umiliati e trattati come bestie. Il primo incontro mi aveva spaventato, non ero riuscito a sopportare tutto, dopo appena un'oretta di Torture urlai la save world la parola magica che spezza il gioco BDSM. Il Padrone non la prese bene.....

Un racconto erotico molto bello che si avvicina alla vita di tutti i giorni e delle persone comuni facendo provare delle sensazioni che solo poche volte nella vita si riescono a provare

Io lei e il maestro di tennis in momenti molto intensi...

I miei occhi sono posati su una finestra , è l’unica cosa che guardo da mesi, una finestra che mi suscita sensazioni, emozioni forti, è strano ma ormai vivo nell’ombra solo per lei. Sono le venti, eccola si accende al luce Alessandra è rientrata, la seguo da mesi conosco le sue abitudini i suoi orari.

la mia prima esperienza gay,molto dettagliata...la prima che mi ha portato ad essere quello che sono.....

Camminando fianco a fianco sulla passerella di cemento, notavo che frequentemente le sue mani, mosse dall’andamento del passo, sfioravano la mia gamba e la mia natica. Pensavo tra me…… “è una combinazione?…….. o una toccatina ?” Mah !..... Arriviamo alla cabina, io entro per prima per mettermi il mio mini bikini. Appena fuori, mangiandomi letteralmente con gli occhi, mi lusinga dicendomi che ho degli occhi bellissimi ed un corpo armonioso e attraente.

“Signora Mary sono felice,….. oggi è la giornata più bella della mia vita!”……fare l’amore con lei è stupendo!!..... “Mi infonde tanta dolcezza”!........penso,…. mentre gli accarezzo i capelli bagnati. Si avvicina ancora a me e, restando in acqua comincia a baciarmi le gambe e le cosce,….

eravamo in tre, due donne ed un uomo, in una villetta a 10 metri dal mare. Inizialmente si beveva del vino, poi si e' passato ad ingurgitare altro, le donne il mio sperma, io il loro liquido vagginale, dopo ogni leccata l'eco era sempre uno: siamo dei maiali, siamo dei fottuti maiali. Poi, mi fermai, e lascia fare a loro, guardando ed immaginandomi i loro pensieri................................

Questa notte il mio cervello bacato è stato particolarmente attivo, s’è dato una svegliata insomma, ed ha prodotto molti sogni, che ricordo benissimo.

Quellestate avrei passato, come al solito, qualche settimana dai miei genitori al mare, a L. Ormai succedeva da quando mi ero trasferita, sposando Carlo. Lestate lui restava a lavorare a casa e io andavo dai miei al mare. Un po perché il clima a B. era insopportabilmente caldo, un po perchè avevo la scusa di portare i miei figli, di 4 e 1 anno a respirare un po di aria di mare.

Ho scelto questa vita da nomade, perché più si confaceva al mio carattere ribelle. Vivo cercando di vendere a deficienti compratori i merdosi prodotti della mia azienda di cosmetici. Mi hanno preso perché sono una bella topa ma non la elargisco in cambio di niente. In questo so tosta e spocchiosa e c'ho pure rimesso spesso e volentieri ma non me ne frega niente; se dovevo vendermi facevo la prostituta o la escort come si chiamano oggi.

Mi Ritrovo in Ginocchio con 2 Grossi Arnesi di fronte. Il Paradiso....